GIOVE

Dati rielaborati fonti Wikipedia e NASA (C)

 

Giove è il quinto pianeta del sistema solare in ordine di distanza dal Sole, ed è di gran lunga il più massiccio. Il suo pozzo gravitazionale gioca un ruolo fondamentale nella determinazione delle orbite degli altri pianeti e corpi minori (soprattutto comete e asteroidi) del sistema solare; la sua massa è circa due volte e mezza la massa di tutti gli altri pianeti messi assieme.

Si tratta di un gigante gassoso: non possiede una superficie solida, ma è semplicemente costituito di gas, che diventa sempre più denso man mano che si scende verso l'interno del pianeta, fino a diventare liquido. A causa della sua natura e dell'alta velocità di rotazione, la sua forma appare quella di un ellissoide di rotazione, schiacciato ai poli.

Cenni storici

Giove è noto fin dall'antichità, essendo visibile ad occhio nudo nel cielo terrestre; i Romani gli dettero il nome del dio Giove.

Nel 1610 Galileo Galilei scoprì i quattro principali satelliti del pianeta, noti da allora come satelliti galileiani, grazie al telescopio; erano i primi corpi celesti ad essere individuati in orbita attorno ad un pianeta diverso dalla Terra. Questo elemento deponeva a favore della teoria copernicana.

Nel 1672 Rømer osservando i satelliti di Giove si accorse che i tempi tra le eclissi (in particolare di Io) diventavano più brevi quando la Terra si avvicinava a Giove e più lunghi quando la Terra si allontanava. Questo strano effetto fu legato alla velocità della luce, determinandone per la prima volta un valore preciso.

Osservazione da Terra

Giove è un pianeta particolarmente affascinante da osservare al telescopio. Esso presenta formazioni atmosferiche facilmente visibili, note come bande e zone, le prime scure e le seconde chiare. Ad una visione approfondita è possibile vedere che esse non sono semplicemente parallele tra di loro, ma che si presentano come strutture frastagliate ricche di vortici, come la Grande Macchia Rossa: un ciclone stabile, grande 2,5 volte la Terra, che si sposta longitudinalmente di circa un metro al secondo.

Giove è un pianeta facilmente osservabile da Terra; esso è ben visibile nel cielo nei periodi di osservabilità come un astro di magnitudine apparente -2,5, e presenta un diametro apparente che oscilla tra i 44 e i 49 secondi d'arco. Già puntando il pianeta con un binocolo di discrete dimensioni è possibile discernere i quattro satelliti galileiani, i quali presentano visibili variazioni di posizione con il passare delle ore.

La visione al telescopio permette di osservare numerosi dettagli dell'atmosfera gioviana. Con l'ausilio di strumenti di diametro superiore ai 150 mm è possibile scorgere variazioni nella conformazione delle bande con la visione dei festoni; l'atmosfera del pianeta presenta altri dettagli interessanti come la Grande macchia rossa e le WOS, veri e propri cicloni che percorrono la superficie del pianeta.

Seguendo uno studio periodico (conducendo cioè una campagna di osservazione astronomica) è possibile riscontrare una variazione del colore e della luminosità delle bande di Giove. Molte di esse tendono a scomparire per poi riprendere colore dopo alcuni anni; anche la Macchia Rossa mostra variazioni di colore.

Sono poi spettacolari i fenomeni legati ai satelliti galileiani, come i transiti e le occultazioni. Nella loro rotazione attorno al pianeta, i satelliti vengono infatti periodicamente occultati dal disco planetario o proiettano la loro ombra. Risulta affascinante osservare l'apparizione o la sparizione dei satelliti secondo i dati contenuti nelle effemeridi.

Parametri orbitali       

Giove orbita attorno al Sole ad una distanza media di 778 412 020 km, corrispondenti a 5,20 unità astronomiche, con un perielio di 740 762 600 km ed un afelio di 816 081 400 km; compie una rivoluzione in 11,8565 anni siderali, corrispondente a 4332,667 giorni.

L'orbita del pianeta è inclinata di 1,305° rispetto all'eclittica e di 3,12° rispetto al suo equatore, ed è caratterizzata da un'eccentricità orbitale pari a 0,04839.

La massa di Giove è pari a 317,938 volte quella terrestre; il suo volume è 1 408,377 volte superiore; il raggio equatoriale corrisponde a 11,209 raggi terrestri; la densità media è 0,24 volte quella della Terra e l'accelerazione di gravità (alla sommità delle nubi) è 2,34 volte superiore.

Atmosfera

L'atmosfera gioviana, similmente a quella di Saturno, si compone per la massima parte di idrogeno ed elio, i due stessi elementi principali che costituiscono il Sole e, in generale, l'Universo. Essa è attraversata da venti particolarmente violenti, che possono raggiungere velocità nell'ordine dei 500-600 km/h.

Giove ruota su se stesso più rapidamente di tutti gli altri pianeti del Sistema Solare. Osservando l’incedere delle macchie sulla sua superficie, si è scoperto che il pianeta non ruota proprio come un corpo solido. Tuttavia, a differenza della rotazione differenziale del Sole, che presenta una variazione graduale della velocità di rotazione dall’equatore ai poli, il periodo di rotazione di Giove possiede variazioni zonali che ricordano molto quelle dell'atmosfera terrestre. Nella fascia compresa tra ±10° dall'equatore, il periodo di rotazione è di circa 9h 50m.

L'atmosfera di Giove è costituita per il 90% da idrogeno e il 10% di elio, con varie tracce di metano e ammoniaca. La parte superiore dell'atmosfera (spessa 1000 chilometri) è mossa da fortissimi venti che hanno velocità superiore ai 400 e, occasionalmente, ai 500 chilometri orari. Le nuvole sono costrette dall'alta velocità di rotazione a formare delle bande parallele all'equatore, interrotte da perturbazioni cicloniche. La maggiore, chiamata Grande Macchia Rossa, è un immenso vortice permanente (con un diametro di 25-50000 chilometri, due volte la Terra) che ruota assieme all'atmosfera. Venne osservata per la prima volta dall'astronomo italiano Giovanni Cassini più di 300 anni fa.

L'analisi spettroscopica nel campo negli infrarossi ha permesso di individuare alcune componenti infinitesimali dell'atmosfera di Giove che potrebbero denunciare la presenza di reazioni chimiche complesse ancora sconosciute nella bassa atmosfera. Si tratta di tracce di monossido di carbonio, fosfina, idruro di germanio ed arsina. Si teorizza che questi composti, che normalmente non potrebbero esistere in un'atmosfera a base di idrogeno ed elio, abbiano origine circa 400 km al di sotto del livello atmosferico osservabile e siano poi spinti più in alto da forti moti convettivi.

Il pianeta è diviso idealmente in bande e zone; le prime sono strutture nuvolose scure, mentre le seconde sono chiare. Esse si distinguono soprattutto per i moti e le temperature differenti: nelle bande le temperature sono più elevate e i gas hanno un moto discendente verso gli strati bassi dell'atmosfera, mentre le zone presentano temperature più basse con un moto ascensionale dei fluidi.

L'atmosfera visibile di Giove è inoltre divisa in zone equatoriali, temperate e polari. Al telescopio è possibile scorgere delle strutture visibili dettate dal moto dei fluidi, quali dei prolungamenti delle bande equatoriali a forma di arco, degli ovali chiari (cicloni in movimento) e la Grande Macchia Rossa.

Struttura interna

Al di sotto dell'atmosfera l'idrogeno, da gassoso, si fa liquido, mentre a circa 24000 chilometri di profondità si trasforma in idrogeno metallico liquido; questo stato molto particolare è simile a quello raggiunto all'interno del Sole, ma ad una temperatura molto inferiore. Si ritiene che esso sia responsabile dell'enorme campo magnetico di Giove. La suddivisione fra i diversi stati non è precisa, e le diverse fasi dell'idrogeno compenetrano gradualmente l'una nell'altra.

Il nucleo del pianeta è piccolo e roccioso.

La gravità presente su Giove, sulla sua superficie liquida, è molto alta, la maggiore nel sistema solare, escluso naturalmente il Sole. Si è calcolato che sia pari a 2,64 volte quella presente sulla Terra.

L'interno di Giove è dominato da un nucleo che ha un diametro di 12 000 km, composto con molta probabilità da silicati di ferro sottoposti ad una temperatura di 30 000°C, mentre nella zona di transizione il calore scende a 11 000°C.

Attorno al nucleo c'è un involucro di idrogeno metallico ed elio che a causa della rapida rotazione del pianeta genera un forte campo magnetico che risulta 10 volte superiore a quello terrestre, inoltre esso è sottoposto ad una pressione di 3 milioni di atmosfere ed in questa mistura di protoni a cui vengono strappati gli elettroni si producono forti correnti elettriche.

Sopra ancora regna un oceano liquido di idrogeno molecolare, elio ed altri elementi, ed un'oscurità quasi totale è squarciata da fulmini che provengono dalle nubi sovrastanti le quali vagano al di sopra di una nebbia di acqua ed ammoniaca.

Satelliti naturali

Giove è circondato da una serie di sottilissimi anelli composti da piccole particelle rocciose.

Attorno al pianeta ruotano 63 satelliti, di cui solo 16 hanno un nome. I più importanti, detti anche Galileiani o Medicei, furono scoperti da Galileo Galilei e da questi dedicati a Cosimo II de' Medici, e sono:

Io: caratterizzato da un'intensa attività vulcanica, provocata dalla piccola distanza che lo separa da Giove e dalla sua orbita eccentrica. Il satellite è in continua mutazione provocata dall'emissione di materiale vulcanico.

Europa: ha un nucleo roccioso ricoperto da una spessa coltre di ghiaccio, priva di crateri. È l'unico corpo del Sistema Solare, oltre alla Terra, sul quale è possibile trovare acqua in forma liquida, nascosta sotto lo spesso strato di ghiaccio superficiale. A causa dei continui movimenti della crosta ghiacciata sulla superficie del satellite è impossibile rinvenire crateri meteoritici, ben visibili su tutti gli altri satelliti gioviani.

Ganimede: il più grande dei satelliti, formato da ghiaccio e rocce.

Callisto: composto da ghiaccio e roccia, ha una superficie intensamente craterizzata.

Il numero preciso di satelliti non sarà mai quantificato esattamente, perché i frammenti ghiacciati che compongono i suoi anelli possono tecnicamente essere considerati tali, e a tutt'oggi l'Unione Astronomica Internazionale non ha voluto porre con precisione una linea arbitraria di distinzione tra satelliti minori e grandi frammenti ghiacciati.

I primi quattro satelliti gioviani ad essere scoperti furono i galileiani, o medicei, che Galileo Galilei individuò per la prima volta nel 1610, sebbene alcuni ipotizzino una precedente scoperta da parte dell'astronomo cinese Gan De, nel 362 a.C.. Nei tre secoli e mezzo compresi fra la scoperta di Galileo e l'inizio dell'era spaziale vennero progressivamente individuati nove altri satelliti, grazie all'osservazione da Terra.

La missione Voyager 1, nel 1979, permise la scoperta di tre ulteriori satelliti interni, portando il totale a 16; in verità era stato osservato un diciassettesimo satellite, Temisto, ma i suoi parametri orbitali non poterono essere ricavati e la sua scoperta non venne ufficializzata. Fino al 1999 si riteneva così che il sistema di Giove fosse composto da soli 16 satelliti.

 

A partire dall'ultimo biennio del XX secolo nuove osservazioni da Terra, condotte attraverso strumenti sempre più potenti, hanno permesso la progressiva individuazione di quarantasei nuovi satelliti (oltre alla riconferma di Temisto), dalle dimensioni comprese fra 3 e 9 km; si tratta con ogni probabilità di asteroidi catturati o di corpi cometari frammentatisi in seguito ad un sorvolo ravvicinato di Giove. Il numero di satelliti gioviani conosciuti è così giunto a 63.

Segue un prospetto con i dati dei 63 satelliti di Giove conosciuti, ordinati per periodo di rivoluzione intorno al pianeta

Nome

Diametro
medio

Massa

Raggio
orbitale
medio

Periodo orbitale

 Scoperta 

Gruppo

Giove XVI

Metide

43 km

120×1015 kg

127 690 km

0,294780 giorni

1979

Gruppo di Amaltea

Giove XV

Adrastea

26×20×16 km

7,5×1015 kg

128 694 km

0,29826 giorni

1979

Gruppo di Amaltea

Giove V

Amaltea

262×146×134 km

2,1×1018 kg

181 170 km

0,498179 giorni

1892

Gruppo di Amaltea

Giove XIV

Tebe

110×90 km

1,5×1018 kg

221 700 km

0,6745 giorni

1979

Gruppo di Amaltea

Giove I

Io

3 643 km

89×1021 kg

421 700 km

1,769138 giorni

1610

Satelliti galileiani

Giove II

Europa

3 122 km

48×1021 kg

671 034 km

3,551181 giorni

1610

Satelliti galileiani

Giove III

Ganimede

5 262 km

150×1021 kg

1 070 412 km

7,154553 giorni

1610

Satelliti galileiani

Giove IV

Callisto

4 821 km

110×1021 kg

1 882 709 km

16,689018 giorni

1610

Satelliti galileiani

Giove XVIII

Temisto

8 km

0,69×1015 kg

7 391 645 km

129,8276 giorni

1975

 

Giove XIII

Leda

20 km

11×1015 kg

11 097 245 km

238,8242 giorni

1974

Gruppo di Imalia

Giove VI

Imalia

170 km

6,7×1018 kg

11 432 435 km

249,7263 giorni

1904

Gruppo di Imalia

Giove X

Lisitea

36 km

63×1015 kg

11 653 225 km

256,9954 giorni

1938

Gruppo di Imalia

Giove VII

Elara

86 km

870×1015 kg

11 683 115 km

257,9849 giorni

1905

Gruppo di Imalia

S/2000 J 11

4 km

90×1012 kg

12 570 575 km

287,9310 giorni

2000

Gruppo di Imalia

Giove XLVI

Carpo

3 km

45×1012 kg

17 144 875 km

1,2556 anni

2003

 

S/2003 J 12

1 km

1,5×1012 kg

17 739 540 km

1,3215 anni

2000

 

Giove XXXIV

Euporia

2 km

15×1012 kg

19 088 435 km

1,4751 anni

2001

Gruppo di Ananke?

S/2003 J 3

2 km

15×1012 kg

19 621 780 km

1,5374 anni

2003

Gruppo di Ananke

S/2003 J 18

2 km

15×1012 kg

19 812 575 km

1,5598 anni

2003

Gruppo di Ananke

Giove XLII

Telsinoe

2 km

15×1012 kg

20 453 755 km

1,6362 anni

2003

Gruppo di Ananke

Giove XXXIII

Euante

3 km

45×1012 kg

20 464 855 km

1,6375 anni

2001

Gruppo di Ananke

Giove XLV

Elice

4 km

90×1012 kg

20 540 265 km

1,6465 anni

2003

Gruppo di Ananke?

Giove XXXV

Ortosia

2 km

15×1012 kg

20 567 970 km

1,6499 anni

2001

Gruppo di Ananke?

Giove XXIV

Giocasta

5 km

190×1012 kg

20 722 565 km

1,6685 anni

2000

Gruppo di Ananke

S/2003 J 16

2 km

15×1012 kg

20 743 780 km

1,6711 anni

2003

Gruppo di Ananke

Giove XII

Ananke

28 km

30×1015 kg

20 815 225 km

1,6797 anni

1951

Gruppo di Ananke

Giove XXVII

Prassidice

7 km

430×1012 kg

20 823 950 km

1,6808 anni

2000

Gruppo di Ananke

Giove XXII

Arpalice

4 km

120×1012 kg

21 063 815 km

1,7099 anni

2000

Gruppo di Ananke

Giove XXX

Ermippe

4 km

90×1012 kg

21 182 085 km

1,7243 anni

2001

Gruppo di Ananke?

Giove XXIX

Tione

4 km

90×1012 kg

21 405 570 km

1,7517 anni

2001

Gruppo di Ananke

Giove XL

Mneme

2 km

15×1012 kg

21 427 110 km

1,7543 anni

2003

Gruppo di Ananke

S/2003 J 17

2 km

15×1012 kg

22 134 305 km

1,8419 anni

2003

Gruppo di Carme

Giove XXXI

Aitne

3 km

45×1012 kg

22 285 160 km

1,8608 anni

2001

Gruppo di Carme

Giove XXXVII

Cale

2 km

15×1012 kg

22 409 210 km

1,8763 anni

2001

Gruppo di Carme

Giove XX

Taigete

5 km

160×1012 kg

22 438 650 km

1,8800 anni

2000

Gruppo di Carme

S/2003 J 19

2 km

15×1012 kg

22 709 060 km

1,9141 anni

2003

Gruppo di Carme

Giove XXI

Caldene

4 km

75×1012 kg

22 713 445 km

1,9147 anni

2000

Gruppo di Carme

S/2003 J 15

2 km

15×1012 kg

22 721 000 km

1,9156 anni

2003

Gruppo di Ananke?

S/2003 J 10

2 km

15×1012 kg

22 730 815 km

1,9168 anni

2003

Gruppo di Carme?

S/2003 J 23

2 km

15×1012 kg

22 739 655 km

1,9180 anni

2003

Gruppo di Pasifae

Giove XXV

Erinome

3 km

45×1012 kg

22 986 265 km

1,9493 anni

2000

Gruppo di Carme

Giove XLI

Aede

4 km

90×1012 kg

23 044 175 km

1,9566 anni

2003

Gruppo di Pasifae

Giove XLIV

Callicore

2 km

15×1012 kg

23 111 825 km

1,9652 anni

2003

Gruppo di Carme?

Giove XXIII

Calice

5 km

190×1012 kg

23 180 775 km

1,9740 anni

2000

Gruppo di Carme

Giove XXXII

Euridome

3 km

45×1012 kg

23 230 860 km

1,9804 anni

2001

Gruppo di Pasifae?

Core

2 km

15×1012 kg

23 238 595 km

1,9814 anni

2003

Gruppo di Pasifae

Giove XXXVIII

Pasitea

2 km

15×1012 kg

23 307 320 km

1,9902 anni

2001

Gruppo di Carme

Giove XLVIII

Cillene

2 km

15×1012 kg

23 396 270 km

2,0016 anni

2003

Gruppo di Pasifae

Giove XLVII

Eucelade

4 km

90×1012 kg

23 483 695 km

2,0129 anni

2003

Gruppo di Carme

S/2003 J 4

2 km

15×1012 kg

23 570 790 km

2,0241 anni

2003

Gruppo di Pasifae

Giove XXXIX

Egemone

3 km

45×1012 kg

23 702 510 km

2,0411 anni

2003

Gruppo di Pasifae

Giove XLIII

Arche

3 km

45×1012 kg

23 717 050 km

2,0429 anni

2002

Gruppo di Carme

Giove XI

Carme

46 km

0,13×1018 kg

23 734 465 km

2,0452 anni

1938

Gruppo di Carme

Giove XXVI

Isonoe

4 km

75×1012 kg

23 832 630 km

2,0579 anni

2000

Gruppo di Carme

S/2003 J 9

1 km

1,5×1012 kg

23 857 810 km

2,0612 anni

2003

Gruppo di Carme

S/2003 J 5

4 km

90×1012 kg

23 973 925 km

2,0762 anni

2003

Gruppo di Carme

Giove VIII

Pasife

60 km

300×1015 kg

24 094 770 km

2,0919 anni

1908

Gruppo di Pasifae

Giove IX

Sinope

38 km

75×1015 kg

24 214 390 km

2,1075 anni

1908

Gruppo di Pasifae

Giove XXXVI

Sponde

2 km

15×1012 kg

24 252 625 km

2,1125 anni

2001

Gruppo di Pasifae

Giove XXVIII

Autonoe

4 km

90×1012 kg

24 264 445 km

2,1141 anni

2001

Gruppo di Pasifae

Giove XVII

Calliroe

9 km

870×1012 kg

24 356 030 km

2,1261 anni

1999

Gruppo di Pasifae

Giove XIX

Megaclite

5 km

210×1012 kg

24 687 240 km

2,1696 anni

2000

Gruppo di Pasifae

S/2003 J 2

2 km

15×1012 kg

30 290 845 km

2,9487 anni

2003

 

Benché la distinzione non sia rigorosamente definita, i satelliti di Giove possono essere classificati come segue.

 

Satelliti interni

Il gruppo di Amaltea e quello dei satelliti galileiani si compongono di satelliti omogenei fra loro per parametri fisici ed orbitali; il primo corpo ad esulare dallo schema è Temisto, che, come Carpo, S/2003 J 12 e S/2003 J 2, esula dalla categorizzazione qui presentata.

Satelliti esterni

I numerosi corpi rimanenti, di dimensioni generalmente contenute, possono essere raggruppati in tre famiglie, che portano il nome del satellite principale appartenente a ciascuna di esse, e condividono parametri o caratteristiche orbitali relativamente simili.

I satelliti del gruppo di Carme presentano orbite caratterizzate da un semiasse maggiore prossimo ai 23 404 000 km, un'inclinazione orbitale pari a 165,2±0,3° ed un'eccentricità compresa fra 0,238 e 0,272. Solo S/2003 J 10 si discosta parzialmente da questi parametri, per via dell'elevata eccentricità della sua orbita.

I satelliti del gruppo di Ananke orbitano ad una distanza media da Giove prossima ai 21 276 000 km, con inclinazioni pari a 149,0±0,5° ed eccentricità comprese fra 0,216 e 0,244; tuttavia solo gli otto membri principali (S/2003 J 16, Mneme, Euante, Ortosia, Arpalice, Prassidice, Tione, Telsinoe, Ananke e Giocasta) rispettano tutti i parametri, mentre i rimanenti otto corpi se ne discostano parzialmente.

Il gruppo di Pasife raggruppa i satelliti rimanenti; è centrato su di un semiasse maggiore di 23 624 000 km, le inclinazioni orbitali sono nell'ordine dei 151,4±6,9° e le eccentricità sono comprese fra 0,156 e 0,432. Data la sua evidente dispersione, potrebbe trattarsi di un antico gruppo di satelliti in fase di progressiva disgregazione, oppure di un semplice raggruppamento di corpi privi di un'origine comune.

Esplorazione di Giove

Molte missioni spaziali hanno portato delle sonde in vicinanza di Giove.

 

La Pioneer 10 ha fatto un flyby di Giove nel mese di dicembre del 1973, seguita dalla Pioneer 11 esattamente un anno più tardi. Sono state le prime sonde a sorvolare il pianeta gassoso, fotografando per la prima volta la superficie.

 

La Voyager 1 ha effettuato un flyby nel marzo del 1979 seguita dalla Voyager 2 nel luglio dello stesso anno. Le missioni Voyager hanno migliorato enormemente la comprensione delle lune galileiane ed alla scoperta degli anelli di Giove. Hanno anche ripreso le prime immagini ravvicinate dell'atmosfera del pianeta.

 

Nel febbraio del 1992, la sonda solare Ulysses ha effettuato un passaggio ravvicinato attorno a Giove ad una distanza di 450 000 km (6,3 raggi gioviani). Il flyby era necessario per raggiungere l'orbita polare attorno al Sole, ed è stato sfruttato per condurre studi sulla magnetosfera di Giove. Poiché la sonda non aveva telecamere a bordo, non è stata ripresa alcuna immagine. Nel febbraio 2004 la sonda si avvicinò nuovamente a Giove, anche se questa volta la distanza fu molto maggiore, circa 240 milioni di chilometri.

 

Giunta su Giove nel 1995, la sonda Galileo ha eseguito misure e fotografie attorno al pianeta sino al 2003 con lo schianto in atmosfera.

 

Nel 2000 la sonda Cassini, in viaggio verso Saturno, sorvola Giove , trasmettendo a terra alcune delle immagini a più alta definizione del pianeta. Grazie alle prestazioni della modalità radiometrica del radar, avviene per la prima volta la misura in banda Ku della radiazione di sincrotrone attorno al pianeta.

 

La sonda New Horizons ha usufruito di un assist gravitazionale sorvolando Giove il 28 Febbraio 2007 per ottenere la velocità necessaria per raggiungere il lontanissimo Plutone nel 2015. La New Horizons è stata la prima navicella lanciata direttamente verso Giove dopo la Ulysses.

 

Gli strumenti della sonda hanno iniziato a riprendere immagini e a raccogliere dati del sistema gioviano il 4 Settembre 2006.

 

Ha trasmesso a terra spettacolari immagini del sistema gioviano, in particolare dei satelliti galileiani, inviando dati che hanno permesso di ottenere con maggiore precisione i parametri orbitali di alcuni satelliti.

 

La NASA sta progettando una missione per lo studio di Giove da un'orbita polare. Il lancio della missione Juno è programmato per il 2011.

 

A causa della possibilità di un oceano liquido su una delle lune di Giove, Europa, c'è stato un grande interesse a studiare le lune ghiacciate in detteglio. Una missione proposta dalla NASA era dedicata al loro studio. Il lancio della missione JIMO (Jupiter Icy Moons Orbiter) era atteso per il 2012. Comunque, la missione è stata considerata troppo ambiziosa e il suo finanziamento è stato cancellato.