LE COSTELLAZIONI ZODIACALI

Fin dalla nascita a tutti noi astrofili hanno insegnato che le costellazioni zodiacali sono 12. Solo in età adulta abbiamo scoperto che il Sole nel suo moto lungo l'eclittica entra anche nella costellazione dell'Ofiuco, e non poco, quasi 3 settimane, per l'epoca attuale J2000 le prime 3 di dicembre. E così felici e contenti ci siamo distaccati definitivamente da quell'altra orribile "fanta scienza" che va proclamando che i segni sono 12 e di 30 gradi ciascuno. Ma la storia non finisce qui! Se estendiamo la definizione di costellazioni zodiacali a quelle che possono visitare anche i pianeti oltre che il Sole scopriamo delle verità sorprendenti. Mercurio può raggiungere latitudine eclittica geocentrica di +3.73° e -4.97, Venere di +8.83 e -8.72 e così via. Questo a causa delle diverse inclinazioni delle orbite. In virtù di ciò si possono discostare e non poco dall'eclittica entrando in Cetus, Corvus, Crater, Hydra, Orion, Pegasus, Scutum e Sextans. Per esempio Giove fu in Cetus nel marzo 1999 e Saturno nel marzo 1997. Nell'ottobre 2002 e a fine giugno 2003 Saturno era in Orione. Venere ogni tanto entra in Pegasus, Hydra, Sextans, Crater, Corvus e Scutum, come dal 25 al 31 gennaio 2014. Il 20 ottobre 2058 sarà in Corvus, e il 25 settembre 2122 in Crater. Così ci si avvia ad un totale di 21 costellazioni zodiacali. Se poi tiriamo in ballo anche la Luna si scopre però che alcuni osservatori ad alte latitudini la possono vedere in Auriga. Abbiamo quindi 22 costellazioni zodiacali, almeno secondo le regole definite dall'International Astronomical Union. E se Plutone fosse considerato ancora un pianeta dovremmo aggiungere alle sopraccitate costellazioni anche Serpens, Eridanus, Coma e Bootes. Insomma, un bel dilemma.